I Paradisi Fiscali Europei

paradisi fiscali europei

L’Europa è iniqua: il problema.

Se vogliamo un’Europa più giusta e sostenibile è impensabile continuare a tollerare l’esistenza di “paradisi fiscali” all’interno del territorio dell’ UE.

Dalla spietata concorrenza fiscale che ne deriva non vince nessuno. Se non i pochi che riescono ad avvantaggiarsi di queste pratiche inique. A perdere invece è la maggioranza: gli Stati, le piccole e medie imprese e tutti i cittadini.

In questi “paradisi fiscali europei” (Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Cipro, Malta e Ungheria) per attirare l’afflusso di capitali stranieri, le aliquote per le imprese vengono rese nulle e vengono fatte concessioni di incentivi fiscali iniqui. Il risultato è la sottrazione di ingenti risorse dalle casse degli Stati e quindi dai cittadini. In cambio dell’arricchimento di questi paesi. La perdita annua dell’Italia, così come per gli altri Stati, è in media di circa 6/7 miliardi.

Queste pratiche, purtroppo legali, fanno parte delle ordinarie strategie di business delle multinazionali. Ciò accade perché le regole sulla tassazione fiscale delle corporation non sono state in grado di seguire l’evolversi del mercato globale. Portando ad un meccanismo fiscale che avvantaggia i piccoli paesi che mettono in pratica pratiche sleali nei confronti dei paesi amici.

Sistema Fiscale Federale: la soluzione!

Crediamo sia questo il momento di spingere per una seria risoluzione del problema. Poiché non è pensabile uscire da questa crisi e perseguire una società più giusta, solidale e responsabile, se contemporaneamente si continua ad accettare una tale concorrenza fiscale tra i paesi dell’UE.

La regolamentazione del sistema fiscale e la gestione delle tasse è un aspetto decisivo in ogni società. Per questo è necessario rendere questo dibattito dominio dei cittadini e non solo di pochi esperti. Ci domandiamo quale sia la posizione del governo i paradisi fiscali europei e se abbia intenzione di intervenire.

Per noi GEV si dovrebbe istituire un sistema fiscale federale europeo per le imprese che così escluda la possibilità per determinati piccoli paesi di sottrarre risorse alle finanze di tutti gli altri Stati. Un sistema federale consentirebbe di ampliare il bilancio dell’Unione consentendo alla Commissione di avere maggiori margini per rilanciare politiche di coesione e sviluppo in tutto il mercato europeo. Politiche che potrebbero essere in grado di rilanciare davvero l’economia comunitaria, grazie proprio al loro “respiro europeo”.

Per ridurre le disuguaglianze e il carico fiscale di chi sta già pagando il prezzo di questa crisi, e continuerà a pagare quelle che verranno, è essenziale trovare una soluzione europea.